sabato 27 dicembre 2008

Buone Feste!

Quasi mi dimenticavo di fare gli auguri anche qua:

Buone Feste a tutti!

Joystar



Technorati Profile

giovedì 4 dicembre 2008

Nuovo PC all'opera

Stò scrivendo dal nuovo pc...avrei voluto fare una specie di reportage, ma quando si assemblano pc una volta ogni 5 anni l'operazione diventa troppo delicata per distrarmi facendo foto o prendendo appunti.
Ecco, "in breve", come sono andate le cose.
Venerdì pomeriggio arriva il corriere con i nuovi componenti. Noto subito che manca uno dei pezzi più importanti: l'alimentatore. Vabbè, come scritto nel post precedente penso di usare quello che ho già: il chieftec da 420W. Considerando che ho un Raid di 2 dischi da 160 Gb per 320 Gb complessivi devo necessariamente procedere ad un backup preliminare. Inizio già dal venerdì sera a controllare files vari e cartelle. Il grosso comunque si svolge tutto il sabato mattina, per spostare tutti i files ci vorranno circa 3 ore: dalle 8 alle 11. Ovviamente non è la velocità reale di spostamento puro dall'hard disk interno a quello esterno usb, le tre ore sono il risultato di varie operazioni tra cui scegliere le cartelle e disporle in modo tale da facilitare il successivo ripristino e navigazioni in rete con downloads di vari aggiornamenti, drivers etc...
Verso le 11 inizio le operazioni preliminari e qui mi accorgo che il vecchio chieftec non può farcela, non tanto per la potenza ma perchè non conforme alle specifiche atx 2.0+, praticamente ha si il connettore aggiuntivo per raggiungere i 24 pin ma manca di un ulteriore connettore 12v a 4 o 8 pin (fondamentale altrimenti la scheda madre non si avvia).
Avevo 2 scelte: aspettare l'arrivo (forse, ad oggi non s'e ancora visto) del cooler master oppure andare nel più vicino negozio d'informatica e prenderne uno. La scelta, dopo attenta considerazione, si è indirizzata verso la seconda opzione. Infatti dovevo necessariamente controllare il perfetto funzionamento di tutti i componenti entro sette giorni per avere diritto al recesso in caso di problemi, e visto il ritardo non potevo attendere un'altra settimana.
Arrivato al negozio ho chiesto il migliore alimentatore che avessero. Mi sono dovuto accontentare un ali (non ricordo la marca al momento) da 500W nell'aspetto abbastanza buono, con un'unica ventola molto grande e moderatamente silenzioso. Unico neo il prezzo: mi hanno succhiato 40€ e secondo me non ci stavano, ma non avevo molta scelta (avevano solo quello o degli scarsissimi ali da 390W inadatti per il quad, di quelli che ne bruci 2 o 3 al mese).
Dopo aver fatto un pò di spazio attorno a me, per poter lavorare meglio, ho iniziato con lo smontare il vecchio athlon dal case. C'era talmente tanta polvere e sporco dentro che ho impiegato quasi più tempo a smontare e pulire il tutto che non ad installare i nuovi componenti.
una volta terminate le pulizie e sistemati da parte tutti i vecchi componenti ho iniziato l'assemblaggio vero e proprio. Il vecchio case chieftec, tra i molti pregi, ha pure un difetto (oltre all'essere relativamente pesante) quello di non avere la plancia, in cui si fissa la motherboard, smontabile. Quindi biosogna lavorarci dentro e non è proprio piacevole. La nuova scheda madre a differenza della vecchia ha solo sei viti di supporto contro nove. Dopo aver tolto le tre di troppo ho fatto una prova poggiando la scheda e tutto andava bene. Prima di mettere le viti non mi restava che piazzare la mascherina del connettori. E qui sorge il primo problema: le nuove mascherine fornite da asus hanno una specie di spugnetta morbida, all'apparenza molto utile per tener fermi i connettori esterni, ma quando ho messo la scheda madre in posizione questa i impediva di allinearla con i buchi per le viti sottostanti. Ne è nata una buona mezzora di lotta tra me la scheda e la mascherina con viti spanate e rischi di danni alla superfice della scheda. Alla fine, con molto sforzo, sono riuscito a fissare la scheda madre nonostante la ritrosità della mascherina (a pensarci adesso avrei dovuto prendere una taglierina ed estirparne la spugnetta...ma ero troppo teso per pensare in senso pratico al momento e le cose più ovvie ti vengono sempre dopo a mente fredda).
Ora veniva l'operazione più delicata, quella che gli assemblatori di professione sminuiscono come semplice ma per chi non è avezzo a farlo tutti i giorni si tratta di qualcosa di molto pericoloso (per il portafogli si intende), tanto delicata che l'ho metaforizzata estremizzando con "come operare un neonato!". Si è capito che parlo dell'installazione della CPU. Anche dopo aver ripassato mentalmente la procedura, semplice in se, più e più volte quando lo stai facendo ti vengono in mente diversi dubbi e paure. Sopratutto a causa della rigidità del sistema di fissaggio sul socket che nonostante tu prema rimane sempre troppo duro ed hai sempre paura di poter spezzare qualcosa. Anche quando poggi fisicamente al cpu ti viene il dubbio (nonostante abbia dei chiari vincoli) se sarà troppo a destra? O troppo a sinistra? I piedini combaceranno bene? Abassi la levetta e devi riportarla in posizione, dolcemente ma con forza. A me è proprio scappata e si è sentito un bel tack! quando il dito è scappato dalla leva, ma almeno sono riuscito non so come a metterla nella posizione corretta (e devo dire che bisogna forzare parecchio).
L'altra operazione che mi ha mandato in panico è stata la successiva, ovvero fissare il dissipatore con la ventola. Dato che io non faccio overclock quello fornito in box con la cpu va benissimo. Anche perchè è già fornito di pasta termoconduttiva ed è comodo...un pò meno se si sbaglia dato che senza avere altra pasta (e ormai era sabato pomeriggio, non potevo certo andare a comprarne altra) si rimane fregati. Ed io , ovviamente ho rischiato. Anche qui è complice il funzionamento sciocco della modalità di aggancio e di come le case costruiscono le schede madri. Mi sembra quantomeno scontato che se intel fornisce un tipo, e sempre quello, di dissipatore in bundle come minimo devo tenerne conto nel costruire la scheda madre, mettere i condensatori troppo vicini o troppo alti dove va a premere il dissipatore non mi pare molto saggio. Comunque, ho posizionato con delicatezza il dissipatore sul processore e, come da istruzioni dovevo semplicemente premere prima due ganci in diagonale e poi gli altri due ovviamente fino al click. Premo i primi due, si sente il click, e passo alla seconda diagonale. Mentre sento il click di uno solo di questi improvisamente salta uno dei due precedenti, che ovviamente non era entrato bene. Diciamo che sono andato un pò in panico, non potevo rischiare di rimuovere il dissipatore e i perni laterali bloccati me lo impedivano, provavo a premere con forza per far entrare il gancio che si era staccato ma tutto ciò che vedevo era un'evidentissima flessione della scheda madre. Preso un cacciavite ho sbloccato il gancio fissato e senza togliere il dissipatore ho provveduto a ribloccarlo. stavolta i perni sono entrati tutti e due (stavo sudando nonostante i 13° ambientali!). Poi ho provveduto a fare la stessa operazione con gli atri due: sblocco di quello già fissato e riprova di fissaggio. Al secondo tentativo anche gli altri due perni si sono fissati. Restavo dubbioso perchè la scheda madre era evidentemente flessa (e lo è tutt'ora anche se il case chiuso mi impedisce fortunatamente di vederlo e di darmi ansia). Ora mi chiedo come sia possibile che agganci standard portino a queste grottesche situazioni, l'unica cosa che mi viene in mente è che anche Asus stia perdendo colpi nel garantire le perfette proporzioni negli agganci, infatti non può certo trattarsi di un dissipatore pesante dato che è leggerissimo e in alluminio. Quindi si tratta proprio di una questione di flessione indotta dall'aggancio dei perni. Francamente proporrei ad intel ed amd per i prossimi processori un sistema a viti millimetriche con una serie di tacche progressive ad indicare l'ottimale pressione di rotazione dei perni, si salverebbero capra e cavoli.
Ma torniamo ai fatti: dopo aver installato (mi auguravo con successo ma ero molto ansioso al riguardo) il processore nella mia scaletta c'erano le memorie. Qui il dubbio era su quali slot avrei dovuto usare per attivare il dual channel. Il manuale era molto ambiguo al riguardo e non dava nessun riferimento chiaro se non un laconico "se fate overclocking usate i connettori gialli", e così inffati decisi di fare. Le memorie hanno sempre avuto il difetto di essere dure ad entrare ed ero preparato, ma le solite flessioni di scheda madre aggiungono sempre altra ansia al processo di assemblaggio.
Ora toccava all'alimentatore. Essendo di un tipo nuovo aveva si il connettore a 24 pin ma diviso in 20+4 per garantire comunque la compatibilità con vecchie schede madri quindi ho dovuto fare un pò il giocoliere a tener fermo il pezzetto da quattro pin a finco di quello da 20 mentre li infilavo nella presa sulla scheda madre, inutile raccontare anche qui la difficoltà nel farli entrare...un parto far fare stò benedetto click con relativa pressione (ulteriore) sulla scheda madre. Il connettore ausiliario a 4 pin invece è entrato senza fare troppi problemi: la asus comunque già prevede un tappo sugli altri 4 pin che formano in totale un connettore a 8 pin 12v ( e al che mi chiedo che miglioramenti può dare, avendo un ali con quello a 8, usarli tutti ? più stabilità? mah...dovrei cercarmi le specifichè esatte per scoprirlo).
Il più ora era fatto, restavano da montare solo periferiche e i cavi di alimentazione. Ho iniziato dalla scheda video. Il modello che ho preso è una sapphire ati hd4850 da 512 mb di ram video gddr3 a doppio slot, con un dissipatore e ventola veramente grossi ma inaspettatamente leggeri. Lei almeno non ha fatto problemi e si è lasciata inserire senza sforzo. Quando stavo inserendo il connettore di alimentazione supplementare a 6 pin mi sono accorto che mi stavo dimenticando la vite di blocco...cose che capitano.
Per i connettori del case ho avuto una piacevole sorpresa, asus infatti adesso fornisce un connettore extra in cui si possono inserire in tranquillità i vari cavetti per l'accensione, le luci dell'hd etc... e poi inserire questo nello spazio apposito della scheda madre: una soluzione decisamente comoda.
Ovviamente collegare hard disk e lettori ottici è una passeggiata, l'unico dubbio lo avevo se mettere il lettore floppy oppure no, dato che la posizione nella scheda madre era davvero infelice, alla fine mi son detto "dai il floppy lo ho, male non farà averlo anche se il cavo deve attraversare tutto il case" e come si vedrà più avanti la scelta è stata ampiamente ripagata già dalle prime fasi di utilizzo del sistema operativo.
Una volta ricontrollati tutti i collegamenti interni e riprovato se le viti erano stabili, ripassato per l'ennesima volta se tutto era collegato bene, ho iniziato a collegare i cavi esterni. Per iniziare ho solo messo l'alimentazione, mouse e tastiera e scheda video.
Come un rito solenne, e con una certa ansia devo essere sincero, ho pian piano acceso prima il monitor e poi l'alimentatore e infine premuto il tasto power. Primi secondi di suspance con schermo ancora nero, bip della scheda madre e poi, dopo attimi che mi sono sembrati preoccupanti, la schermata del bios che mi avvertiva del primo avvio della scheda madre e di controllo dei vari settaggi. Ovviamente mi sono subito concentrato su quelli base, ovvero periferica di avvio e controllo che fosse tutto su auto. Salvato uscito e finalmente potevo iniziare a respirare: l'installazione fisica dell'hardware sembrava essere andata a buon fine senza intoppi.
Noto che il post stà già diventando troppo lungo ma rimane da raccontare un'ultima cosa.
Molti minuti più tardi, dopo l'installazione del sistema operativo, ho provveduto tranquillamente a inserire il disco driver fornito con la scheda madre per installare tutti i programmi e driver corretti. Brutta sorpresa, il disco non ne voleve sapere di farsi leggere. Il primo tentativo sembrava stesse andando bene ma dopo i driver della scheda audio non sono più riuscito ad andare avanti. Mi sono detto "scarico i driver da internet" ma peccato che uno dei driver fondamentali è quello della scheda di rete e senza quello niente internet (a meno di non ricorrere al vetusto modem adsl usb kraun che tengo nelle segrete dei miei vecchi componenti ma sarei andato a chiedere la connessione ad amici prima di arrivare a tanto). E qui torna trionfante, quasi nel 2009, il lettore floppy. Infatti mentre cercavo soluzioni (tra cui pure quella di forzare un driver generico di windows con tanto di schermata blu) mi è scappato l'occhio sul pc portatile: un vecchio asus con athlon mobile 1200 di ben 6 anni fa ed uno degli ultimi portatili a montare il lettore floppy. la soluzione era ovvia: connettere il portatile in rete e scaricare almeno il driver della scheda di rete. Soluzione facile, ma non veloce: non usandoli da tempo ho dovuto scegliere diversi vecchi dischetti prima di trovarne uno buono.
Scaricati e installati i vari drivers poi ho spento e chiuso il case e iniziata la verifica dei programmi che uso spesso...ed in effetti non ho ancora terminato; li installerò man mano che ne avrò necessità (anche se fino ad ora il sistema a 64bit stà andando bene, nessun grosso problema).
Resta da dire che ci ho messo molto tempo pure a fare il percorso inverso dall'hard disk esterno al nuovo hard disk. Appena avrò possibilità ne prenderò uno gemello e ripristino il raid, in questi primi giorni ho notato che spesso il collo di bottiglia è proprio l'hard disk. Un'esempio: la compressione di un dvd che normalmente mi occupava circa 35-40 minuti, col vecchio Athlon Xp 3000, ora viene fatta in circa 6-7 minuti ma la cosa strana e che l'occupazione del processore non supera mai il 60-70% facendomi pensare che la cpu deve aspettare il lento hard disk.

Forse mi sono dilungato un pò troppo ma mi divertiva scrivere i fatti che mi hanno portato ad assemblare il mio nuovo pc.

Joystar