Eccoci alla seconda parte. Come dicevo ieri, il primo punto su cui porre attenzione è evitare, se possibile, di dare informazioni di costo ancor prima di aver parlato del sito e se lo si deve fare stare molto attenti al come si fornisce l'informazione. Devo dire la verità, parecchi lavori si perdono proprio perchè le persone, sopratutto quelle che di internet capiscono molto poco ma vogliono esserci a prescindere, rinunciano a darti l'incarico pensando che tu sia troppo caro. Salvo poi, probabilmente, spendere molto di più dopo che hanno contattato vari altri webmaster e scoperto che i prezzi di mercato sono quelli e c'è poco da fare (in effetti l'ideale sarebbe non trovarsi come primo referente con quel tipo di clientela).
Insomma, c'è ancora parecchia gente che quando si tratta di siti internet pensa che "tanto fa tutto il computer" e il tuo lavoro dovrebbe essere quasi gratis; come no!
Un secondo punto, da non sottovalutare,
Idee, visioni e opinioni sul mondo informatico. Senza dimenticare anche gli aspetti più ludici.
lunedì 18 aprile 2011
domenica 17 aprile 2011
Realizzare siti internet su richiesta (I° parte)
Mi ero ripromesso di affrontare, nel blog, questo discorso da un pò di tempo. Ed ora, dato che è domenica mattina, posso spendere qualche minuto per scriverne in merito.
Essendo un "infunmatico" da praticamente tutta la vita, i miei primi contatti con l'informatica si perdono ormai nelle leggende (scherzo ovviamente... ho iniziato a occuparmi di informatica dal 1986, da quando ho avuto il mio primo computer...), era quasi scontato che buona parte del mio lavoro (diciamo pure dei miei lavori, dato che sono molteplici) sarebbe stata a contatto con questa materia.
Ora, dato che faccio il webmaster per diversi siti internet, gestisco blog, siti, faccio il webdesigner per altri etc, diciamo che conosco l'argomento a perfezione. Però questo mio post vuole indirizzarsi sopratutto alla parte "contrattuale" che non a quella tecnica. E' infatti nella parte che precede la realizzazione vera e propria che si concentra la maggior parte delle ignoranze e dei luoghi comuni degli improvvisati committenti.
E' quasi scontata la prima domanda che ti fanno appena ti contattano come webmaster: "quanto vuoi per farmi un sito?". Altrettanto scontata la parolina di risposta, che ormai viene quasi automatica, "dipende!". Sembra ci sia una sorta di convinzione, sopratutto da parte di committenti poco avvezzi al mondo in rete, che i siti si comprino come al mercato belli e impacchettati. Successivamente, dato che insistono a sapere a priori per sapere qualche prezzo,
Essendo un "infunmatico" da praticamente tutta la vita, i miei primi contatti con l'informatica si perdono ormai nelle leggende (scherzo ovviamente... ho iniziato a occuparmi di informatica dal 1986, da quando ho avuto il mio primo computer...), era quasi scontato che buona parte del mio lavoro (diciamo pure dei miei lavori, dato che sono molteplici) sarebbe stata a contatto con questa materia.
Ora, dato che faccio il webmaster per diversi siti internet, gestisco blog, siti, faccio il webdesigner per altri etc, diciamo che conosco l'argomento a perfezione. Però questo mio post vuole indirizzarsi sopratutto alla parte "contrattuale" che non a quella tecnica. E' infatti nella parte che precede la realizzazione vera e propria che si concentra la maggior parte delle ignoranze e dei luoghi comuni degli improvvisati committenti.
E' quasi scontata la prima domanda che ti fanno appena ti contattano come webmaster: "quanto vuoi per farmi un sito?". Altrettanto scontata la parolina di risposta, che ormai viene quasi automatica, "dipende!". Sembra ci sia una sorta di convinzione, sopratutto da parte di committenti poco avvezzi al mondo in rete, che i siti si comprino come al mercato belli e impacchettati. Successivamente, dato che insistono a sapere a priori per sapere qualche prezzo,
sabato 16 aprile 2011
Videogaming su console (oggi)
Iniziamo col dire che quando uno ci cresce coi videogames la piattaforma è relativamente importante. Quello che più interessa è il "videogiocare" in sè. Quindi, col progresso attuale, possiamo videogiocare su un'ampia varietà di piattaforme (oltre ai computers ed alle console anche sui telefoni cellulari, sui tablet, sui navigatori, ed addirittura sui display delle lavatrici!). Le due piattaforme che rimangono comunque principali per i videogamers sono essenzialmente due: il personal computer e le console casalinghe.
La mia breve digressione di oggi riguarda priprio queste ultime ed in particolare la attuale generazione. In anni ho avuto quasi tutte le console, ma ultimamente, complice il poco tempo ed il costo non ero ancora riuscito a mettere le mani sull'ultima generazione. Ora dopo qualche mese che possiedo una PS3 posso finalmente esprimermi in merito. Il discorso, prendendo come spunto la ps3 può comunque applicarsi anche all'Xbox360 ed in piccola parte anche al Wii.
La mia breve digressione di oggi riguarda priprio queste ultime ed in particolare la attuale generazione. In anni ho avuto quasi tutte le console, ma ultimamente, complice il poco tempo ed il costo non ero ancora riuscito a mettere le mani sull'ultima generazione. Ora dopo qualche mese che possiedo una PS3 posso finalmente esprimermi in merito. Il discorso, prendendo come spunto la ps3 può comunque applicarsi anche all'Xbox360 ed in piccola parte anche al Wii.
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