lunedì 18 aprile 2011

Realizzare siti internet su richiesta (II° parte)

Eccoci alla seconda parte. Come dicevo ieri, il primo punto su cui porre attenzione è evitare, se possibile, di dare informazioni di costo ancor prima di aver parlato del sito e se lo si deve fare stare molto attenti al come si fornisce l'informazione. Devo dire la verità, parecchi lavori si perdono proprio perchè le persone, sopratutto quelle che di internet capiscono molto poco ma vogliono esserci a prescindere, rinunciano a darti l'incarico pensando che tu sia troppo caro. Salvo poi, probabilmente, spendere molto di più dopo che hanno contattato vari altri webmaster e scoperto che i prezzi di mercato sono quelli e c'è poco da fare (in effetti l'ideale sarebbe non trovarsi come primo referente con quel tipo di clientela).
Insomma, c'è ancora parecchia gente che quando si tratta di siti internet pensa che "tanto fa tutto il computer" e il tuo lavoro dovrebbe essere quasi gratis; come no!
Un secondo punto, da non sottovalutare,
quando si contratta sulla eventuale realizzazione di un sito sono i contenuti. Chissà perchè una gran parte dei committenti son convinti che i contenuti veri e propri del sito appaiano magicamente appena ne realizzi il layout grafico. Quelli deve metterli o fornirli il committente. Poi tu webmaster, webdesigner li elabori e li rendi fruibili ma non sta scritto da nessuna parte che devi conoscerli a priori. Potrebbe sembrare banale ma c'è parecchia gente che solo perchè ti ha commissionato il classico sito su tecniche di cucina pretende che tu scriva anche i contenuti. Ovvio che può succedere che un webmaster abbia anche l'hobby della cucina. Ma in quel caso il sito se lo crea e se lo scrive per se.
Purtroppo mi è già successo diverse volte, per esempio un signore che voleva commissionarmi il sito per la azienda del figlio (non so perchè poi non se ne occupava il figlio in prima persona dato che l'azienda era la sua...bhò!). Fatta tutta la parte grafica, inserite le, poche, informazioni che mi aveva fornito. Dopo si lamentava che il sito era spoglio e che non c'erano foto, non c'erano contenuti, poche pagine da visitare. Ovvio che il sito era strutturato per essere ingrandito e poter inserire tutte le informazioni/contenuti che voleva di persona ma dell'attività del figlio non ero certo un esperto io e non spettava certo a me conoscere quelle informazioni. Doveva pensarci lui o fornirmele ed io avrei provveduto ad inserire qualsiasi cosa volesse. No, a quanto pare era colpa mia il non aver inserito informazioni e contenuti che non conoscevo e che non voleva fornirmi (già! ...si rifiutava perchè non aveva tempo di starci dietro e non poteva/voleva fornirmeli...assurdo ancora oggi se ci penso). Oltretutto mi ha completamente ignorato, nonostante i miei tentativi di fargli capire le problematiche, dato che non si è più sentito e morale della storia: giornate di lavoro perse per nulla. Per la cronaca l'azienda del figlio poi un sito l'ha tirato su, il solito obbrobrio fatto male con layout precotti e con pochissimi contenuti.
Quindi, ricapitolando, bisogna mettere sempre in chiaro il più possibile quali saranno le tue necessità per svolgere il tuo lavoro al meglio. Praticamente quello del webmaster è quasi un lavoro al contrario dove sei tu che spieghi alla maggior parte dei committenti di che cosa hanno bisogno e come ottenerlo. Cercando il più possibile di combattere con i luoghi comuni che, ahimè, affollano la mente del cliente tipo.
Per concludere questa seconda parte voglio parlare di gestione. Forse l'argomento meriterebbe un post per conto suo, comunque in breve: si tratta di dover contrattare l'eventuale gestione di un sito, che hai già realizzato, come webmaster ufficiale. Il committente lascia tutto in mano a te e capita spesso di reimbattersi nei problemi precedenti ovvero di costo e di contenuti però riferiti ad un costesto di lungo periodo. L'amministrare un sito per conto terzi richiede una pianificazione degli aggiornamenti, anche per evitare periodi di superimpegno, cosa che purtroppo raramente accade. Ovviamente stò sempre intendendo il lavoro come freelance, perchè il webmaster assunto a stipendio non ha certo quei problemi. Vive a contatto con la realtà della sua azienda e sa come e quando aggiornare od inserire nuovi contenuti anche senza dover richiedere "il permesso" al superiore/committente.

Bè, per ora posso chiudere con questo argomento. Spero si sia capito qualcosa dal testo un pò gettato lì frettolosamente. Se qualcuno ha qualcosa da aggiungere può farlo nei commenti. Al limite posso aggiornare il post con le nuove considerazioni.

Joystar

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